Recensione libro Shining di Stephen King

Shining è non solo uno dei romanzi più famosi di Stephen King, nonchè per molti uno dei suoi capolavori assoluti, un perfetto connubio tra un thriller psicologico e un horror.

Il protagonista principale è Jack Torrance, uno scrittore fallito che decide di accettare il lavoro di custode invernale dell’Overlook hotel. Dovendo trascorrere lì un po’ di mesi porta con sè la sua famiglia, costituita dalla moglie Wendy e il figlio Danny, che si scopre avere uno strano potere : lo shining. Tramite questo egli riesce a vedere gli orribili fatti avvenuti nelle stanze dell’hotel e, tramite lui, si riesce a ricostruire la storia di quest’ultimo. A causa di queste presenze Jack impazzisce ogni giorno sempre di più , diventando sempre più violento e aggressivo soprattutto nei confronti del figlio.

Anche se alcune parti risultano poco scorrevoli, il libro è ricco di suspense e riesce spesso a tenere il lettore incollato alle sue pagine. Non mancano le numerose scene morte tipiche di King e i dialoghi o le frasi “a spezzoni” che spesso e volentieri fanno storcere il naso al lettore abituato alla perfetta simmetria delle opere di molti altri autori. Quest’elemento , in effetti, per quanto innovativo risulta spesso a dir poco snervante, poichè o non si capisce bene chi parla o se effettivamente sta parlando, o se è una frase sconnessa e così via. Diciamo che , appresso a Jack Torrance, impazzisce a tratti anche il lettore. I personaggi, soprattutto quello di Jack, sono molto ben caratterizzati e anche i flashback, spesso presenti, sono ben fatti e ricchi di colpi di scena . Questi ultimi sono presenti per tutto il libro e non mancano anche i momenti cult, resi ancora più iconici dal film di Stanley Kubrick.

Al di là dello stile un po’ discutibile Shining è un buon libro, da leggere assolutamente se si vogliono approfondire l’autore e il genere horror.

CONTENUTO:3.5/4
PIACEVOLEZZA:3.5
SCORREVOLEZZA:2.5
ORIGINALITÀ:4.5
STILE:2.5/3
VOTO MEDIO: 3.4  
-Jade