Recensione libro Morte di un marito di Kerry Greenwood

Editore: Polillo Editore
Anno di pubblicazione: 2008 (prima)
Pagine:
224
Saga: Miss Fisher #2

Morte di un marito (Flying too high) è il secondo romanzo poliziesco appartenente alla saga di Miss Fisher, scritta da Kerry Greenwood e distribuita dalla Polillo Editore.

Miss Fisher, ormai inserita bene nella cittadina di Melbourne, si diletta a risolvere misteri complicati e che riescono a rendere la sua vita avvincente.
Un giorno viene convocata dalla signora McNaughton, la quale la implora di scoprire se il figlio Bill abbia intenzione di uccidere il padre, dubbio nato da un biglietto strano trovato in camera del figlio.
Miss Fisher decide di non dare molto peso alla situazione ma il giorno dopo il corpo del signor McNaughton viene ritrovato dietro casa e toccherà alla detective intervenire per scagionare Bill.
Al tempo stesso però deve risolvere il caso di rapimento di una bambina di cinque anni, Candida, al quale la donna dà la precedenza.
In compagnia della domestica Dot e degli autisti Cec e Bert, la detective riuscirà a risolvere entrambi i misteri, portando così pace alle famiglie colpite dal tremendo destino.

Dopo il successo del primo libro, Miss Fisher torna in carreggiata più grintosa che mai. Con una storia avvincente, più del precedente a mio modesto parere, la donna si ritroverà tra le mani un caso di omicidio alquanto bizzarro in cui già è stato deciso chi sia il colpevole.
Ma non solo, l’ormai affermata detective privata deciderà di seguire anche un caso particolarmente delicato di rapimento in cui avrà a che fare con una bambina molto astuta e due persone assetate di denaro.
In poche parole una trama molto intrigante, ben descritta e coinvolgente da diversi punti di vista.

L’unica pecca che ho riscontrato è il fatto che l’autrice abbia dato maggiore attenzione ai nuovi personaggi piuttosto che ai vecchi, mettendo questi ultimi in ombra.
Da un lato questa scelta è giusta perché ci si concentra su questi crimini e sui personaggi legati ad essi ma al tempo stesso il desiderio di conoscenza ed evoluzione dei vecchi personaggi che richiede il lettore non viene soddisfatto. Si sa qualcosa in più sul passato della femme fatal Miss Fisher sebbene si tratti sempre di piccoli bocconi. Ciononostante la sua figura e le sue idee, senza contare il suo caratterino tutto pepe e la sua grande intelligenza, sono molto forti da presentarla come un personaggio completo e senza pecca narrativa, capace di invogliare il lettore a continuare a leggere la saga per scoprire qualcosa in più su di lei.

Ho apprezzato particolarmente l’introduzione al tema dell’emancipazione della donna.
Nel libro infatti appaiono donne molto diverse tra loro proprio per evidenziare il cambiamento e supportarlo. Vengono presentate alcune donne con una professione facoltosa come avvocato e pilota, scelte da Miss Fisher come supporto ai casi, così come altre che sono governanti, badanti o semplicemente madri, come ad esempio la signora Butler, nuova governante della casa della detective assieme a Dot.

Ad ogni modo la lettura è molto leggera e scorrevole ma al tempo stesso coinvolgente, tanto che è possibile finire il libro in poche ore. Personalmente ho apprezzato molto questa lettura molto più del precedente e non vedo l’ora di continuare la saga, finalmente ripresa dalla Polillo dopo anni di abbandono.

CONTENUTO: 4,5
PIACEVOLEZZA: 4,5
SCORREVOLEZZA: 4
STILE: 3,5/4
ORIGINALITA’: 4,5
VOTO MEDIO: 4,30
– Sophie

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