Recensione libro In fuga da Houdini di Kerri Maniscalco

Editore: Oscar Mondadori Vault
Anno di pubblicazione:2020
Pagine:552

In fuga da Houdini (Escaping from Houdini) è il terzo capitolo della saga Stalking Jack the Ripper di Kerri Maniscalco. Stavolta Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell si trovano a bordo di una crociera in rotta per l’America e, come nei libri precedenti, saranno coinvolti anche stavolta in un mistero da risolvere. Sulla crociera, infatti, un nuovo assassino agisce nell’ombra e compie degli omicidi brutali che imitano le carte dei tarocchi. Ognuno degli omicidi sembra collegato ma qual è il significato dietro le uccisioni?

Come suggerisce il titolo la protagonista in questo libro avrà a che fare con dei membri di una compagnia circense, tra cui Houdini, il misterioso fidanzato della cugina Liza. Quest’ultimo si rivela però una figura alquanto marginale motivo per cui non trovo il titolo del tutto azzeccato. Tra i nuovi personaggi ci sono l’enigmatico Mefistofele, un prestigiatore pieno di ingegno, il lanciatore di spade Jian Yu, la mangiatrice di fuoco Anishaa, l’indovino Adreas, i contorsionisti e trapezisti Cassiopeia e Sebastian e il sopracitato illusionista Houdini. A parte Mefistofele, che giocherà un ruolo importante all’interno del romanzo, tutti gli altri saranno figure di contorno e, background a parte, si sa ben poco su di loro. In questo romanzo a dire il vero persino Thomas non avrà chissà quale ruolo e servirà solo a prender parte ad un triangolo amoroso tra lui, Audrey Rose e Mefistofele.

Author: Gabriella Bujdosò

Audrey Rose si rivela imprevedibile e lunatica e il triangolo amoroso è gestito non male, peggio. Per quasi tutto il libro si verrà tempestati dai pensieri della protagonista a riguardo e il lato mistery passa non in secondo ma in ultimo piano. Ciò si rivela un vero peccato in quanto le uccisioni sono forse le più originali della saga e anche il colpevole non è molto prevedibile. Fino all’ultimo Audrey Rose sarà più confusa che persuasa su chi scegliere (mi chiedo perchè non si faccia due domande sul suo presunto amore per Thomas) e ad un certo punto si arriverà ad odiarla più che nel primo libro.

Nel secondo libro la protagonista sembrava migliorata ma, purtroppo, ciò è durato solo nell’arco di Hunting Prince Dracula. Mentre lì sembrava più aperta mentalmente e coerente qui non fa altro che giudicare le altre ragazze, in particolare sua cugina, per poi autogiustificarsi quando lei compie gli stessi “errori” (cioè azioni normalissime viste da lei come peccati mortali). In poche parole è la versione ipocrita di Lucia dei Promessi Sposi ed è brava solo a criticare le altre donne sentendosi superiore a chiunque, diventando a tutti gli effetti la Mary Sue per eccellenza. Thomas, migliorato e approfondito meglio pure nel secondo libro, qui è totalmente inutile ed è pure retrocesso di livello assieme alla sua controparte.

Anche stavolta c’è un mini spin-off alla fine del libro e nuovamente si rivela un insieme di capitoli superflui solo per allungare il brodo, i classici “punti di vista” scambiati che personalmente trovo veramente inutili eccetto rarissimi casi.

In poche parole la Maniscalco qui ha fatto gli stessi errori del primo libro accentuandoli con un pessimo triangolo amoroso, rovinando quello che sarebbe potutto tranquillamente essere il migliore libro della saga.

CONTENUTO:3
PIACEVOLEZZA:3
SCORREVOLEZZA:4
STILE:2.5/3
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO:2.5/3
VOTO MEDIO:3
-Jade

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