Recensione libro Il re della neve di Kerry Greenwood

Editore: Polillo Editore
Anno di pubblicazione: 2008 (prima)
Pagine:
320
Saga: Miss Fisher

Il re delle neve (Cocaine Blues) di Kerry Greenwood è il primo romanzo poliziesco che vede come protagonista la detective Phryne Fisher alle prese con il suo primo incarico come privatista nell’affollata e calda Melbourne.

Phryne Fisher è molto annoiata della sua vita sfarzosa a Londra e decide di imbarcarsi in una nuova avventura che la porterà in Australia, in particolare a Melbourne, suo paese d’origine.
La donna decide di iniziare una carriera da detective privata e accetta il primo incarico da due coniugi inglesi preoccupati per la figlia e la sua salute cagionevole. La donna così va a Melbourne e lì vagherà per la città inizialmente per farsi conoscere dalla società benestante in modo tale da avvicinarsi al suo obiettivo.


Durante la strada incontrerà Dorothy che, oltre a diventare la sua domestica privata, sarà anche la sua assistente nel lavoro, i tassisti comunisti ma dal cuore grande Cec e Bert e l’ispettore Jack Robinson, il quale si mostra fin da subito molto colpito dall’intelligenza della donna.
Grazie al loro aiuto e a quello di Sasha, ballerino russo, Phryne riesce a risolvere il caso sugli spacciatori di cocaina che dominano i bassifondi di Melbourne e a far luce sull’inspiegabile salute cagionevole di Lydia Andrews che sollevava molti dubbi, in particolare sul marito.

Abbiamo già visto come l’editoria, soprattutto quella italiana, sia molto selettiva nei confronti delle opere di autori stranieri. Come ho già fatto cenno nei mie recensioni precedenti, i libri che prevalentemente vengono scelti sono quelli che hanno avuto più successo in quanto bene sponsorizzati dalle case editrici originali e che possono rivelarsi un boccone ghiotto per una determinata fascia d’età.
Di certo i libri di Kerry Greenwood inerenti ad una detective donna non sono quello che viene considerata una trama di fondo originale ma bisogna sempre cercare di spingersi oltre i pregiudizi.

Trovato il primo volume per caso in libreria, dopo aver visto ed essermi innamorata della serie su Prime Video, ho deciso di cimentarmi nella lettura di Il re della neve che vede la prima avventura di Phryne Fisher.
Ad una prima occhiata non sembra esserci niente di eccezionale se non che la donna si rivela essere una classica femme fatale fatta e finita con un passato che viene sporadicamente accennato e un’intelligenza fuori dal comune accompagnata dai suoi modi ben calcolati e talvolta improvvisi.

Con una lettura molto scorrevole ed interessante, soprattutto per gli amanti dei libri gialli, il libro ci presenta dinamiche intriganti introducendoci personaggi particolari e ben fatti. Scritto in terza persona, la storia si incentrerà molto sulla protagonista Phryne ma dà la possibilità anche ad altri personaggi di spiccare.
È  il caso di Dorothy, ragazza cattolica, che incontra la detective casualmente e ne diventa la sua domestica privata e complice nei piani, o dei sopracitati tassisti Cec e Bert.
Anche l’ispettore Jack Robinson si presenta come un personaggio interessante sebbene non gli venga assegnata una parte molto cospicua ma solo marginale. La stessa cosa non accade però con la dottoressa MacMillan, che viene sfruttata solo in caso di necessità e di cui non si sa praticamente nulla.

Come già accennato precedentemente, la trama non pare molto originale ma le vicende investigative sono molto curate ed intrecciate bene, motivo per cui vi consiglio di dare una chance a questo libro.

CONTENUTO: 4
PIACEVOLEZZA: 4,5
SCORREVOLEZZA: 4
STILE: 3,5/4
ORIGINALITA’: 3,5/4
VOTO MEDIO: 4
– Sophie

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