Recensione libro Hunger Games di Suzanne Collins

Editore: Oscar Mondadori
Data: 2013
Pagine: 418
Saga: Hunger Games #1

Trama

Ogni estate Capitol City organizza gli Hunger Games ricordando ai dodici distretti sotto il suo potere che cosa succede se ci si ribella. In ogni distretto vengono estratti a sorte un maschio e una femmina tra i dodici e i diciotto anni, i cosiddetti tributi, che dovranno combattere in un’arena, ogni anno differente, dove il loro unico obiettivo è sopravvivere. Solo uno di loro porterà a casa la vittoria e sarà ricompensato per il resto della sua vita.
Quando nel distretto dodici viene scelta come tributo la piccola Prim, Katniss Everdeen, sua sorella, non ci pensa due volte per offrirsi al suo posto pur di salvarla.
Affiancata da Peeta, il tributo maschio, si dirige verso Capitol City per dare inizio ai giochi, ben consapevole che la sua vita cambierà radicalmente da quel momento in poi.

Hunger Games (The Hunger Games) è il primo libro dell’omonima trilogia letteraria scritta da Suzanne Collins. Il libro è uno young adult distopico ambientato a Panem, che sorge dove un tempo vi erano gli USA. Essendo anche un libro di avventura la storia si concentra soprattutto sulla sopravvivenza della protagonista, ma non manca anche una punta di romanticismo. Essa potrebbe sembrare fuori luogo in una situazione del genere, visto che solo una persona può uscire vincitrice dai giochi, ma a lungo andare si rivelerà un’ottima strategia.

Malgrado la prima persona non venga usata molto bene nella prima parte, dopo l’arena la situazione cambia. Leggere il punto di vista di Katniss riguardo alla lotta per la sopravvivenza si rivela una scelta molto adeguata poichè aiuta il lettore ad immedesimarsi e a comprendere meglio il ragionamento dietro gli Hunger Games.

Katniss non è la classica protagonista in cui è facile immedesimarsi e, sebbene si possa empatizzare con lei su certi aspetti, su molti altri si prova più disprezzo a causa del suo carattere schivo. Al contrario sono molto interessanti Peeta, il quale è “un pezzo di pane”, Haymitch e Rue, ma in fondo un po’ tutti i poveri tributi affascinano il lettore in quanto non si sa nulla su di loro a parte che siano delle povere vittime.

In poche parole Hunger Games è un libro che si fa amare (la sua protagonista in po’ meno) e in grado di catturare il lettore fino alla fine. Io stessa, malgrado conoscessi già la storia, l’ho finito nell’arco di poche ore visto che le scene che si svolgono nell’arena sono decisamente adrenaliniche e emozionanti.

Parametri
Contenuto: 5
Originalità: 4,5/5
Piacevolezza: 4
Scorrevolezza: 4,5
Stile: 3,5/4
Voto medio: 4,5

– Sophie

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