Recensione La strada migliore di Sandro Napolitano

Elian nel giorno del suo sedicesimo compleanno, si sveglia e si sente diverso. Dentro di lui è nata la necessità di capire meglio quale sia lo scopo della sua vita e per fare questo, decide di intraprendere un viaggio (prevalentemente spirituale) che lo porti a capire cosa è veramente importante e cosa invece, appesantisce il suo cammino.

La strada migliore, primo volume della collana La strada del benessere, è stato scritto da Sandro Napolitano e pubblicato dall’editoria Rapsodia nel 2016.
Possiamo dire che è un libro motivazionale. La collana di cui fa parte, si arricchisce di altri due titoli.

In questo libro non troverete avventure fantasy o storie strappalacrime. C’è un ragazzo che intraprende un viaggio per il suo 16° compleanno, alla scoperta della “strada giusta” da seguire per essere una persona migliore.
Incontrando animali parlanti e personaggi bizzarri, il ragazzo ascolterà ed imparerà nozioni importanti che lo aiuteranno a capire il modo giusto per essere una persona migliore.
Infatti in ogni capitolo viene affrontato un vizio o un peccato che rischia di danneggiare ogni uomo, prima o poi, nella vita.

Il motivo per cui il protagonista è ancora in fase adolescenziale è molto semplice. Napoletano ha fatto una scelta molto ponderata perché Elian è ancora un ragazzo e quindi con una psiche più malleabile. E’ vero, in più occasioni si lascia andare con il pensiero per qualcosa che potrebbe ottenere ma per fortuna viene riportato nei suoi passi. Alla fine è solo un ragazzo.

Durante la lettura ho notato una cosa. Alcune scene erano familiari, in particolare una.
Elian, quando desidera il potere, incontra una volpe parlante appena uscita da un cespuglio di rose selvatiche. E’ la stessa scena di quando il Piccolo Principe incontra la volpe.
In questo caso non si può parlare di originalità perché questo è un riferimento bello e buono alla storia di Antoine de Saint-Exupéry.
Personalmente ho trovato il riferimento gradevole anche perché come il Piccolo Principe, Elian stava scoprendo i diversi aspetti del mondo e della persona, stava allargando i suoi orizzonti.

E’ stato un po’ strano leggere questo libro!
Ammetto che non è stato il primo libro motivazionale che abbia letto ma questo mi ha molto incuriosito. Non mi aspettavo una storia, forse una specie di guida, ma un’avventura proprio no.
Ho apprezzato molto i capitoli, in particolare il primo villaggio con le 3 muse che il protagonista scopre, l’incontro con la volpe e le storie raccontate dagli ospiti della locanda.
L’unica cosa che non mi è piaciuta riguarda l’ultimo capitolo. Si parla della fede in Dio e di come, scegliendo di credere sempre, possa aiutarci a trovare la strada migliore.
Non ho apprezzato perché non vuol dire che se non ho fede o non credo, io non possa essere una persona migliore, intraprendere la strada giusta ed esente da peccati e vizi.

Ad ogni modo la storia mi è piaciuta molto ed è anche scritta bene. Lo stile è semplice e la lettura è molto scorrevole. Consiglio di leggerlo in un posto in cui potete concentrarvi perché i dialoghi sono lunghi e si potrebbe perdere facilmente il filo del discorso.
E’ un libro leggero adatto a tutti ma considerando il contenuto e quello che l’autore voleva intendere, lo consiglierei solo a chi è appassionato di questo genere. Forse non adatto agli adolescenti ma agli adulti.

Parametri
Contenuto: 3,5
Originalità: 4,5
Piacevolezza: 3,5/4
Scorrevolezza: 3,5/4
Stile: 3,5
Voto Medio: 3,80
– Sophie Robin Kendrick

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