Recensione La repubblica del drago di R. F. Kuang

Editore: Oscar Mondadori Vault
Anno di pubblicazione:2021
Pagine:624

Saga:The Poppy war #2

La saga su La guerra dei papaveri di R. F. Kuang è una delle più strategiche e politiche in cui vi possiate imbattere. Di base fantasy per adulti, tra il grimdark e il dark fantasy per essere più precisi, la trilogia iniziata con La guerra dei papaveri continua con un libro forse persino più imponente e macchinoso: La repubblica del drago.

Non aspettatevi il lato “accademico-scolastico” del primo libro in quanto i protagonisti sono ormai cresciuti e sono delle vere e proprie macchine da guerra. Rin, però, soffre proprio per le atrocità che ha visto e commesso durante la guerra ed ora è completamente demotivata e dipendente dall’oppio. Rivive ogni giorno gli stessi incubi e, con la consapevolezza che la guerra è solo iniziata e che è stata vinta solo una battaglia, si arrende al destino. Una sola cosa la spinge a combattere la sua dipendenza e la sua lotta contro la Fenice: la vendetta contro l’imperatrice. Per poterla sconfiggere, però, ha bisogno di allearsi con il signore di Long in modo tale da instaurare una repubblica e mettere fine all’impero. Quello che Rin non si aspetta, però, è che dovrà a vere a che fare con numerosi tradimenti, verità nascoste e nuove atrocità, anche se lei è disposta a fare di tutto per il Nikan e per ciò per cui crede, persino ricorrere più volte del dovuto al potere della Fenice.

Author:AC2311 (?)

Questo capitolo è molto più politico del primo e, se non vi ricordate qualcosa, segnatevela prima e magari fatevi degli schemi con carta e penna. Le fazioni aumentano, gli alleati e i nemici altrettanto, mutandosi spesso gli uni negli altri. Non ci si può fidare di nessuno, nemmeno di se stessi, in un modo in cui gli intrecci politici e la sete di potere vanno sopra ogni cosa. Quello che Rin non sa è che nessuno, a parte poche persone che, guarda caso, detengono il potere, ha il quadro completo della situazione. La mancanza di una visione complessiva le causerà numerosi problemi e perdite visto che allearsi con la persona sbagliata può causare solo danni. Persino quelli che credeva amici sono pronti a voltarle le spalle, mentre altri sono pronti ad aiutarla sempre nel momento del bisogno.

Viene approfondito meglio il personaggio di Nezha che, sorpresa sorpresa, si rivela pure una “vittima” delle divinità. Il rapporto amore-odio tra lui e Rin è totalmente senza senso e Rin in questo capitolo sembra persino più stupida del primo. Non è fatta male come personaggio in quanto esistono veramente persone così, però è quanto di più stupido possa esistere. Zero idee personali, zero strategie, unici obiettivi vendetta e servire i superiori. Ci stanno i tormenti psicologici vista la sua dura condizione ma ciò non significa che debba essere una completa marionetta. La sua relazione con Nezha è una delle peggiori che abbia mai letto, anche perchè è assurdo innamorarsi di un altro idiota che non ha fatto altro che prenderla in giro dall’inizio alla fine. Kitay, invece, è il personaggio più sottovalutato assieme ai cike in generale.

Ottimo stratega, persona brillante e dotato di proprie idee e di una propria morale, lui è l’unico in grado di distinguersi in un mondo che sembra essere costituito di sole persone opportuniste. La fedeltà sua e dei cike, oltre che della redenta Venka (lei sì che è un villain con un buon percorso di redenzione, non Nezha), nei confronti di Rin non è cieca come quella di quest’ultima per qualsiasi superiore, ma è basata su un rapporto di rispetto e affetto.

Le macchinazioni politiche sono dunque l’aspetto migliore di questo secondo libro che tende più a puntare sulla trama generale e sulla politica che sui personaggi, lasciati quasi tutti a loro stessi e spesso quasi stereotipati per via della loro staticità. Mi sento comunque di consigliare questa saga per il momento, soprattutto se siete in cerca di una fantasy più impegnativo, strategico e poco scontato. Attenzione però per coloro che non amano il linguaggio scurrile e la violenza, visto che il libro ne è pieno.

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CONTENUTO:3.5
PIACEVOLEZZA:3
SCORREVOLEZZA:3
STILE:3.5
ORIGINALITA’:3.5
VOTO MEDIO:3.3
-Jade

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