Recensione La ragazza del treno – Paula Hawkins

Rachel ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Seduta accanto al finestrino, osserva non vista le case e le strade, e quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, spia un uomo e una donna senza nome che a quell’ora fanno colazione in veranda. Sono la coppia perfetta, dalla vita perfetta. Non come la sua, monotona e solitaria. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere e da quel momento tutto cambia. La sua stessa esistenza si lega inestricabilmente a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?
– Trma della Piemme

La ragazza del treno (The Girl on the Train) è un romanzo Thriller Psicologico del 2015 scritto da Paula Hawkins. E’ diventato nell’immediato un Best-seller scalando la classifica del New York Times fino al primo posto e rimanendo in vetta per 13 settimane.
La storia segue, per la maggior parte, i giorni pieni di alcool di Rachel Watson. La donna vive una vita piena di autocommiserazione, ricordi dell’ex marito e sensi di colpa.
Solo quando Megan Hipwell (Jess) viene trovata morta in un bosco, una donna che lei ha sempre ammirato dal finestrino del treno, Rachel deciderà di reagire e risolvere il mistero dietro la sua morte.

Il libro è formato da 306 pagine, i cui capitoli sono divisi tra Rachel, Megan e Anna. Ogni capitolo ci indica il giorno in cui è ambientato quel racconto, quindi si può tenere traccia del tempo trascorso. Questo ci aiuta a intrecciare le storie visto che il punto di vista di Rachel e di Anna è ambientato nel presente, mentre quello di Megan è ambientato ad almeno un anno prima dalla sua morte.

E’ stato tradotto da Barbara Porteri per la Piemme nel 2015. E’ stato scritto in prima persona appunto per far risaltare l’opinione delle protagoniste e i loro sentimenti, celando anche la vera storia che si nasconde dietro l’omicidio di Megas. Visto che per la maggior parte segue il punto di vista di Rachel, era essenziale la prima persona.

Ammetto che anche se amo i thriller, non amo molto quelli di genere psicologico. Ho avuto molte difficoltà a leggere questo libro. A parer mio ha un ritmo molto lento e piatto che verrà ribaltato solo nelle ultime pagine.
La cosa che mi lascia più perplessa sono i personaggi ma non solo le protagoniste. Sembra che tutti gli uomini con cui interagisce Rachel, vengono descritti come violenti e possessivi. Inoltre la violenza domestica viene affrontata in modo superfluo, come se non contasse nulla.
Un esempio lampante è l’ultimo capitolo dedicato a Megan, il cui inizio parte con le dita di suo marito nel collo.

Leggere questo libro per me è stato molto difficile. Come ho detto prima non sono una fan dei thriller psicologici e leggere il punto di vista di Rachel è stata una vera tortura. Che lei si autodistrugga non mi ha fatto provare pena ma solo esasperazione e rabbia.
Non che Anna sia meglio visto che anche lei mi fa smuovere i nervi.

La ragazza del treno è un libro che consiglierei solo a persone che amano i libro psicologici. Sono abbastanza frustanti per chi non ama questo genere.
A voi è piaciuto? Qualcosa in particolare vi ha coinvolto?

Parametri
Contenuto: 3,5
Piacevolezza: 2,5/3
Scorrevolezza: 2,5/3
Stile: 3,5/4
Voto Medio: 3,5
– Sophie Robin Kendrick

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