Recensione Ink di Elizabeth Hunter

Emmie Elliot ritorna a Metlin, un piccolo borgo della California, per sbrigare questioni legate alla morte di sua nonna. Dopo un’attenta decisione, Emmie decide di prendere nelle mani la libreria che sua nonna curava con molta attenzione e di ripristinarla. Mentre sta valutando un modo per portare originalità nella libreria, appare un uomo di nome Ox, che è appena stato cacciato dalla proprietaria del negozio di tatuaggi dove lavorava, nonchè sua ex amante.
Insieme i due valutano una collaborazione che vede unita la libreria ad un negozio di tatuaggi, una scelta molto originale quanto rischiosa, ma decidono di rischiare .
Man mano che gli affari vanno avanti, tra Em ed Ox inizia a formarsi un’intesa che va al di là degli affari ma un pretendente si mette in mezzo ai due nella speranza di catturare l’attenzione di Em.

Editore: Hope Edizioni
Anno di pubblicazione:2020
Pagine: 308

Ed eccoci ritornati a recensire l’ennesimo libro romantico sconosciuto che a caso ho estratto dal web.
Contrariamente a ciò che pensavo Ink – Una storia d’amore tra la Settima e la Main (Ink: A Love Story on 7th and Main) non ha una storia pessima malgrado l’originalità non sia il suo punto forte.
Ha una trama simpatica che vede l’unione di due attività commerciali diverse tra loro ma che in qualche modo riescono a convivere in armonia. Come viene descritto in maniera un po’ sciatta, il ronzio creato dalla macchinetta dei tatuaggi è molto rilassante (l’ho provato io stessa) ed unito al silenzio e all’odore della libreria rende tutto più interessante. Persino alla sottoscritta piacerebbe visitare una libreria del genere.

Peccato però che sono molti i punti che non funzionano. I personaggi sono un esempio lampante perché sono molto stereotipati, così come lo è l’ovvia romance tra i due protagonisti. Em è la classica ragazza amante dei libri che eredita una libreriadi cui si occupa con tutta se stessa mentre Ox è il tipico dongiovanni fedele alla famiglia (anche se è un ossimoro) e che cela un cuore generoso.
Il resto dei personaggi è in ombra. Di tutti quegli amici di Em che ci sono stati introdotti rimane costante solo Talia, la sua collega, ma il resto è come se fosse di passaggio, sfruttato solo per quella scena in particolare e mai più ricordato.

Ink è una classica storia d’amore che può piacere o no. Purtroppo ha una trama che inizialmente può sembrare originale ma successivamente assume un’aria molto navigata, tanto da sfaldare quel poco di interesse che avevo pagina dopo pagina.
Ink è una lettura leggera adatta per staccare la spina da libri impegnativi, ma sono un po’ restia a consigliarla perché poco originale.

CONTENUTO: 3
PIACEVOLEZZA: 2,5/3
SCORREVOLEZZA: 2,5/3
STILE: 3
ORIGINALITA’: 2
VOTO MEDIO: 2,70
– Sophie

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