Recensione film Super Mario Bros.-Il film di Aaron Horvath e Michael Jelenic

Super Mario Bros.-Il film (The Super Mario Bros. Movie) è uno dei film che si è fatto attendere maggiormente in quanto è la prima trasposizione fedele e realmente nota del noto franchise di Super Mario Bros.

I fratelli Mario e Luigi sono due idraulici che si sono da poco messi in proprio creando la ditta “Super Mario Bros.” . A causa di un fallimento dopo l’altro, Mario decide di provare a sistemare un tubo nelle fogne che ha causato un’enorme perdita a Brooklyn, ma, una volta scesi giù, finiscono in tubo misterioso che li attira in un’altra dimensione. Qui i due vengono separati e, mentre Luigi finisce nella parte oscura di quel mondo, dove vivono i tartossi e tipi timidi, “servi” del malvagio drago Bowser, Mario si ritrova nel Regno dei Funghi, pieno di creature metà funghi e metà umani e governato dalla Principessa Peach, anche lei umana come lui. Luigi viene catturato dai tipi timidi e imprigionato da Bowser, il quale ha trovato il potenziamento della Super Stella, in grado di conferire l’invincibilità, e vorrebbe conquistare il mondo.
Mario, invece, fa conoscenza della principessa e sia allea con lei per mandare in ritirata l’avanzata koopa mandata da Bowser per conquistare il Regno dei Funghi e per trovare il fratello. I due, accompagnati dai numerosi alleati tra cui un Toad e Donkey Kong, cercano di sventare il piano di Bowser, ma non sarà semplice, soprattutto per Mario che deve abituarsi a questo nuovo e strano universo.

La storia è semplice ma riesce a coinvolgere lo spettatore sia grazie all’effetto nostalgia sia grazie, paradossalmente, alla sua stessa linearità. I giochi, perlopiù, non hanno chissà quale trama, per cui qui viene approfondita l’origine di Mario e Luigi, due idraulici di Brooklyn, e come funziona il nuovo universo in cui sono arrivati. Forse aggiungere qualche acrobazia e mondo in più sarebbe stato più fedele e interessante, ma aver già introdotto discretamente e con molti momenti divertenti il Regno della Giungla dei Kong e quello dei Funghi è abbastanza. Ci sono riferimenti sia ai videogiochi di Donkey Kong (tra cui quella dell’arena, che rimanda al rapporto di rivalità iniziale tra i due personaggi) che a Mario Kart, anche se non mancano altri riferimenti a giochi Nintendo come quando Mario gioca al NES con Kid Icarus.
Sicuramente in un possibile sequel si parlerà delle origini di Peach, di Yoshi (come suggerisce la scena finale) e probabilmente anche dei Bowserotti (Ko Koopa), qui non presenti.
Non mancano però, purtroppo, alcune scene un po’ cringe come quella di Bowser che canta Peaches, scene create appositamente per rendere il film ancora più umoristico anche se con poco successo. Ciò è un peccato perché molte delle battute di per sé fanno ridere o sorridere, ma in fondo hanno fatto adattamenti peggiori sia in quanto a trama che in quanto a trash.

L’animazione è fluida e ben fatta e la vivacità dei colori attrae ancora di più lo spettatore, assorbito dall’atmosfera particolare e, almeno nel Regno dei Funghi, allegra.
Una nota a parte va fatta, invece, per il doppiaggio. Il doppiaggio inglese è decisamente valido e Jack Black, Anya Taylor-Joy e Chris Pratt sono stati molto bravi a interpretare rispettivamente Bowser, Peach e Mario. In italiano, invece, si salvano leggermente solo Mario, Luigi, Toad e Peach, i quali sono quelli doppiati meglio anche se non alla perfezione, mentre il resto dei doppiatori poteva fare decisamente di più. Stona particolarmente la voce di Charles Martinet, doppiatore originale che parla con un italiano malmesso mentre interpreta il padre di Mario.

Sia i fan più sfegatati della serie che chi non si è mai avvicinato a questo colorato e fantasioso mondo rimangono affascinati dai colori e dalle atmosfere del film, che confermano quanto una storia semplice ma efficace possa certe volte far appassionare chiunque, dai più grandi ai più piccoli.

CONTENUTO:3.8
PIACEVOLEZZA:3.8
SCORREVOLEZZA:5
DISEGNI:4.5
ORIGINALITA’:4
VOTO MEDIO:4.2
-Jade

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