Recensione film L’unico e insuperabile Ivan di Thea Sharrock

Tratto dall’omonimo romanzo di Katherine Applegate, L’unico e insuperabile Ivan (The one and only Ivan) ricorda i classici film live action Disney visto il tono “favolistico” e feel good che emerge dall’intero film.

Ivan è un gorilla che vive in una gabbia all’interno di un centro commerciale in cui fa delle esibizioni assieme ad altri animali, tra cui l’elefantessa Stella della quale è molto amica. Quando all’improvviso arriva la piccola elefantessa Ruby qualcosa si smuove all’interno di lui e degli altri animali: la ricerca della libertà. Tutti, infatti, capiscono che sono in trappola e Ivan vorrebbe impedire il suo stesso destino alla piccola Ruby, mantenendo nel contempo la promessa fatta all’amica Stella. Inizia così un piano di fuga da parte degli animali ma, soprattutto, una riscoperta di se stesso da parte di Ivan, il quale viene a patti col suo passato e capisce ciò che prova veramente.

Il film, come il romanzo, è ispirato alla storia vera del gorilla Ivan, il quale ha sempre vissuto in una gabbia fino a quando grazie a degli attivisti è stato mandato in uno zoo. In questo caso, per quanto il custode e la figlia Julia siano importanti, tutto verrà visto dal punto di vista del gorilla, il quale assume consapevolezza della sua triste condizione e capisce che non è giusto che degli animali vengano intrappolati sin da cuccioli solo per far piacere agli umani.

Vista la presenza di maggiori attivisti e di persone consapevoli della natura, il film assume più che mai un certo significato, per non parlare anche della classica tematica disneyana della “famiglia” e del senso di appartenenza. In questo caso la famiglia è costruita dagli stessi animali del circo e, colui che si rivelava più vicino ad essere tale tra gli esseri umani, si rivela solo una persona che vuole sfruttare gli animali per trarne profitto.

Nonostante ciò il rapporto con il direttore Mack rimane sempre sul dolceamaro e solo verso la fine Ivan prende una posizione, anche se non proprio decisa. Buona la tecnica mista e buono anche l’uso di CGI, però al di là di questo e del cast valido che comprende attori (e doppiatori) del calibro di Bryan Cranston, Sam Rockwell, Angelina Jolie, Helen Mirren e Danny DeVito, il film rimane con una sceneggiatura mediocre, che avrebbe potuto osare di più e non fermarsi solo all’essere la “classica storia disneyana”.

CONTENUTO:3
PIACEVOLEZZA:3.5
SCORREVOLEZZA:3.5
RECITAZIONE:3.5/4
ORIGINALITA’:2
VOTO MEDIO:3.2
-Jade

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 2021 è stato candidato per i Migliori effetti speciali.

Potete vedere il film su Disney +.

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