Recensione film L’accademia del bene e del male di Paul Feig

Una delle trasposizioni più aspettate dello scorso anno, nonostante le premesse non proprio promettenti, è stata L’accademia del bene e del male.

Sophie e Agatha sono due migliori amiche che vivono da emarginate nel villaggio di Gavaldon. Le due sono completamente diverse l’una dall’altra in quanto la prima, che sogna di essere una principessa, è amante della moda e del romanticismo mentre la seconda è trasandata e scontrosa e tutti pensano sia una strega. Stanca della sua vita, Sophie scappa dal villaggio per dirigersi verso l’accademia del Bene e del Male ma viene raggiunta subito da Agatha, che non vuole perdere l’amica. Le due vengono così trasportate bruscamente nella scuola, solo che Sophie finisce tra i cattivi (detti Mai) mentre Agatha tra i buoni (detti Sempre). Le due pensano che ci sia un malinteso ma sono comunque costrette ad andare avanti e sopportare le rispettive accademie. Sophie finisce tra persone cattive e amanti della bruttezza e della scorrettezza ed è innamorata di Tedros, uno dei buoni che lei pensa sia il suo principe azzurro, mentre Agatha si ritrova in mezzo a persone amanti solo dell’apparenza e delle frivolezze, tanto che i corsi per le ragazze consistono solo nell’apparire belle e sorridenti per gli eroi. Di buono non c’è nulla nell’Accademia del Bene e Agatha, che è realmente buona, non riesce a tollerarlo, cosa che desta le attenzioni di Tedros. Ne conseguirà una rivalità tra le due amiche accentuata da Rafal, il quale vorrebbe usare Sophie per i suoi scopi malvagi.

La storia del film, per quanto semplice e un po’ infantile, non è pessima ma la sceneggiatura, purtroppo, lo è. Tra le numerose scene Disney Channel, pezzi totalmente inutili che servono solo ad allungare il brodo, costumi e trucco orribili e Charlize Theron considerata brutta (cioè seriamente lei, “capo” dei cattivi, è considerata modello di bruttezza?), questo film è un pot-pourri di trash e storie già viste condito con effetti speciali e trucco fin troppo scadenti.
La durata del film è eccessiva vista la sua prevedibilità e la parte finale sembra eccessivamente velocizzata al punto da sembrare totalmente senza senso, un po’ come il film nella sua interezza. Al di là della morale sul finto bene il film non riesce a offrire nulla né riesce a essere coinvolgente.

La recitazione è imbarazzante e persino gli attori migliori come Charlize Theron, Kerry Washington, Michelle Yeoh e Laurence Fishburne sembrano essere buttati lì a caso solo per via dei nomi. Sophia Anne Caruso si cala abbastanza bene nel personaggio di Sophie anche se, a causa della sceneggiatura, risulta un po’ too much e a momenti cringe.

L’accademia del bene e del male è, purtroppo, una grande delusione. Quello che sarebbe potuto essere un classico fantasy si è rivelato un flop pazzesco in cui la trama è un’accozzaglia di idee messe alla rinfusa e scene cringe, per non parlare del pessimo comparto tecnico che affossa ulteriormente il livello del film.

CONTENUTO:2.5
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:2.5
RECITAZIONE:2.5
ORIGINALITA’:2.5
VOTO MEDIO: 2.5
-Jade

Lascia un commento