Recensione film JFK di Oliver Stone

Dedizione e cura per i dettagli sono le due parole che accomunano il noto regista Oliver Stone a Jim Garrison, protagonista del film JFK-Un caso ancora aperto (JFK) nonchè autore del soggetto della pellicola, cioè il libro Sulle tracce degli assassini. Assieme a Gli intrighi del potere-Nixon e W. compone una trilogia sui presidenti americani ma, tra i tre, JFK è senza dubbi quello più impegnato (Questo non dovrebbe essere impegnativo?) e conosciuto. Così come Garrison, Stone cerca maniacalmente di far combaciare tutti i pezzi di un film quasi documentario sulla morte di Kennedy, un evento tragico che ha segnato particolarmente la generazione del regista. E’ da qui, dalla sensazione che qualcosa sia stata tralasciata o peggio occultata che nasce l’indagine doppia di Garrison e del regista, il quale ammette che il primo ha sbagliato in molte cose, ma che “fondamentalmente era dalla parte del giusto”.

Quindi Stone, assieme allo sceneggiatore Sklar, ricrea dopo dei meticolosi studi e l’aiuto di esperti una propria indagine personale che mescola le sue teorie, espedienti narrativi (come quello di Mr. X) e l’inchiesta di Jim Garrison, di cui qui viene approfondita la sua figura a tutto tondo.
Il film può essere suddiviso, a mio parere, in tre parti: la prima riguarda l’origine dei dubbi sull’assassinio di JFK e l’ipotesi che Lee Harvey Oswald fosse stato solo un capro espiatorio, la seconda l’indagine vera e propria e la terza il resoconto finale, il riassunto di tutta l’inchiesta mentre viene presentata al tribunale.

Tra un’indagine e un’altra si vedono alcuni frammenti della vita familiare di Garrison, spezzata in parte a causa del duro lavoro e del tanto tempo portato via dall’indagine. Quelle scene, per quanto interessanti dal punto di vista biografico, hanno spesso allungato il film senza motivo.

Kevin Costner è qui un perfetto Jim Garrison ma non è l’unico fiore all’occhiello del cast, che è composto da alcuni dei migliori attori hollywoodiani. Tra questi ricordiamo Joe Pesci, Tommy Lee Jones, Laurie Metcalf, Sissy Spacek (qui relegata a un ruolo secondario), Kevin Bacon, Donald Sutherland e Jack Lemmon, ma sono solo alcuni dei “grandi” a recitare in questo film.

La durata del film, tre ore e mezza di contenuti, forse può scoraggiare molti ma credetemi: ne vale la pena fino all’ultimo minuto. Le indagini, la narrazione smorzata da attimi lenti e altri incalzanti, soprattutto nella seconda parte, e la bravura del cast hanno permesso la realizzazione di un capolavoro, uno dei film biografici più curati di sempre e, soprattutto, più sentiti da un regista.

CONTENUTO:4.5
PIACEVOLEZZA:4
SCORREVOLEZZA:3.5
RECITAZIONE:4.5
ORIGINALITA’:3.5
VOTO MEDIO:4
-Jade

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 1992 il film ha vinto i premi per la Miglior fotografia e il Miglior montaggio ed è stato nominato per Migliore sceneggiatura non originale, Miglior attore non protagonista (Tommy Lee Jones), Miglior film, Migliore regia (Oliver Stone), Miglior sonoro e Migliore colonna sonora.

Lascia un commento