Recensione film Edward mani di forbice di Tim Burton

Edward mani di forbice è, assieme a La sposa cadavere e Nightmare before Christmas, uno dei capolavori assoluti non solo del regista, ma anche del cinema. Edward mani di forbice è una fiaba in chiave gotica che riprende alcuni elementi di Frankenstein e de La bella e la bestia, fondendoli e aggiungendo tematiche sociali alquanto complesse.

Edward è il Frankenstein della situazione: creato da uno scienziato poco prima che morisse e, per questo, lasciato incompleto e con delle forbici al posto delle mani, viene trovato un giorno da Peggy Boggs, una rappresentante di cosmetici che decide di accudirlo come un figlio. Lei, il marito e il figlio minore lo educano, rispettano ed ammirano e presto, vista la novità, inizia ad essere benvisto da quasi tutto l’intero paese. La maggior parte della gente che vive in questo posto, che non è altro che è la classica comunità fatta di apparenze e che vive secondo stereotipi, lo vede come qualcosa di nuovo e diverso, una moda e allo stesso tempo un “fenomeno da baraccone” perchè, viste le abilità artistiche di Edward, decide di sfruttarlo per i propri tornaconti. Edward diventa un fenomeno e da tale viene trattato visto che nessuno lo conosce e comprende realmente. Gli unici che conoscono la sua vera natura sono i Boggs anche se all’inizio persino la figlia Kim, di cui Edward si innamora, lo vede semplicemente per il suo aspetto: un mostro, un diverso, un intruso.

Un po’ come in Frankenstein Edward, nonostante non sembri all’inizio, viene trattato come un freak, un fenomeno da baraccone che va di moda solo perchè strano e diverso. Non vengono viste le sue vere qualità se non per i propri tornaconti e, vista la sua ingenuità, viene sfruttato. Quando Edward inizia a sviluppare maggiore coscienza invece la gente, vedendolo più come un ostacolo che una moda, lo deride e lo accusa di cose mai fatte senza averne le prove. Inutile dirlo: chiunque, se diverso dagli altri in particolar modo, sarà sempre una “persona di passaggio”, qualcosa di effimero che può per un momento conoscere la fama, la felicità, l’amore e quello dopo perdere tutte queste cose definitivamente. Ognuno di noi, secondo la visione di Burton, è parte di una società costituita da persone che pensano solo ai loro bisogni e che, in fondo, non riescono mai veramente ad accettare chi non si conforma agli standard, vedendolo a tutti gli effetti, che ci siano o meno delle prove, come una “devianza”.

Edward mani di forbice è però anche un film sull’amore, eterno e non di passaggio, come si evince dalle ultime scene del film. Oltre a Frankenstein e La bella e la bestia, il regista pare abbia voluto fare un omaggio anche alla storia di Prometeo. Se ci fate caso Edward, così come quest’ultimo, ha donato qualcosa agli uomini, cioè la neve e le proprie abilità, ma proprio per questo, una volta perso lo sfruttamento, è stato punito. Stavolta a punirlo però non sono state delle divinità, ma gli stessi esseri umani che, senza alcun dubbio, non avrebbero affatto dovuto ricevere quei regali.

Johnny Depp qui è ancora alle prime armi e non risulta molto espressivo, forse anche a causa del suo personaggio. Tutto sommato però sia lui che gli altri sono stati bravi, soprattutto Winona Ryder e Dianne Wiest. Il trucco invece, per quanto particolare, non lo trovo molto entusiasmante e i capelli di Depp sembrano…finti.

Edward mani di forbice è un film “sociale”, cioè un film che riesce a parlare, sebbene in maniera molto semplice e fiabesca, di temi importanti riguardanti la società in generale, qui rappresentata dal paesino “stereotipato” che, di fatto, così tanto stereotipato non è.

CONTENUTO:3.5/4
PIACEVOLEZZA:3.5
SCORREVOLEZZA:3.5/4
RECITAZIONE:3
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO:4
VOTO MEDIO:3.6
-Jade

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 1991 il film è stato candidato per il Miglior trucco.

Potete vedere il film su Disney +.

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