Recensione film Charlie’s Angels di McG

Charlie’s Angels è un film d’azione che ha rilanciato il franchise omonimo facendo da sequel alla serie tv degli anni ’70. Nonostante sia definito da molti un cult per via dell’ “azione al femminile”, il film in realtà non è invecchiato proprio bene.

Natalie, Dylan e Alex sono tre detective molto intelligenti e abili del combattimento che lavorano per il misterioso Charlie assieme al loro aiutante John Bosley. I tre “angeli” stavolta si devono occupare della cliente Vivian Wood, la quale vorrebbe che le detective ritrovino il collega Eric Knox e il loro programma. Tra travestimenti, combattimenti e astuzia le tre riusciranno a svolgere la loro missione, ma presto capiscono che quella era solo una facciata e che il vero obiettivo non è l’ex sospettato Roger Corwin, ma proprio Charlie.

La trama di per sè è carina anche se prevedibile e senza alcun dubbio il fatto che le protagoniste siano tre donne belle, intelligenti e allo stesso tempo atletiche ha dato un tocco di “girl power” che ha attratto numerose persone. Ma è veramente un film femminista? Nì, ora spieghiamo anche perchè.

Le tre protagoniste di per sè, per quanto fin troppo perfette, sono dotate di tre caratteri differenti. Da un lato c’è la razionale Alex, dall’altro Natalie con la sua esuberanza e impulsività e dall’altro ancora c’è la misteriosa e seducente Dylan, la quale è molto meno dura di quanto vorrebbe fare apparire. Tra tutte e tre Alex è quella più moderata e meno sofferente del male gaze del film, mentre Dylan appare semplicemente come una donna provocante nonostante avesse delle premesse per essere un buon personaggio. Sono numerose, in generale, le scene fatte con male gaze, tra cui in primis quelle in cui le protagoniste si strusciano con Bosley senza alcuna ragione o molte che riguardano Dylan.
In poche parole le protagoniste non sono male di per sè per quanto troppo perfette, ma sembrano essere create più per un pubblico maschile che per sortire l’effetto “girl power”, soprattutto Dylan che viene costantemente sessualizzata e sfruttata proprio per il suo essere provocante.
Il tono da commedia del film riesce un po’ a smorzare queste cose soprattutto attraverso le storyline di Alex e Natalie anche se spesso le scene che riguardano la seconda vanno oltre il cringe.

Lucy Liu qui risulta ancora un po’ acerba mentre Drew Barrymore e Cameron Diaz sono riuscite a calarsi meglio nei propri personaggi anche se spesso risultano un po’ overexpressive. Bill Murray abbastanza piatto ma in generale la maggior parte dei grandi nomi che appare nel film non riesce a brillare più di tanto. Gli unici due che fanno una discreta prova attoriale sono Sam Rockwell e Tim Curry, ma anche loro non fanno la loro migliore interpretazione.

Charlie’s angels è un film che ha avuto successo perchè rispecchia molto i canoni delle commedie degli anni 2000 e i gusti del tempo, gusti di cui molti tutt’oggi hanno nostalgia e per questo li portano a definire cult film in realtà mediocri e discutibili nonchè ricchi di scene “cringe”.

CONTENUTO:2
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:2.5/3
RECITAZIONE:2.5/3
ORIGINALITA’:1.5
VOTO MEDIO:2.2
-Jade

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