Recensione Dark Shadows di Tim Burton

Barnabas è il giovane ereditario dei Collins, una famiglia che si unisce ai tredici coloni per espandere il loro impero in America. Purtroppo viene maledetto da Angelique che lo condanna a vita eterna dopo l’ennesimo rifiuto e rinchiudendolo in una bara con la complicità dei cittadini.
Dopo centonoventasei anni, nel 1972 Barnabas verrà liberato e aiuterà la famiglia Collins a riconquistare l’onore e la fama di un tempo allontanando i cattivi componenti e sfidando la causa delle sue sofferenze.

Dark Shadows è un film diretto da Tim Burton nel 2012. Questo film dark fantasy si basa sull’omonima soap opera degli anni settanta.

Se adorate una tazza di cioccolata calda sono pronta ad accoglievi nella mia umile dimora per spiegarmi il senso di questo film, sempre che esista.
All’inizio la storia mostra del potenziale ma con il passare dei minuti perde totalmente senso.
Durante il cammino nella selva oscura incontriamo personaggi stereotipati ma al tempo stesso poco caratterizzati che guidano lo spettatore verso il dolce sonno.

No! Non sto esagerando e ve lo dimostrerò. Barnabas, protagonista della storia, altri non è che la brutta copia londinese di Dracula. E’ interpretato, mio malgrado, da Johnny Depp il quale sembra avere una storta di fetish per personaggi con un vocabolario colto e ombretto nero sotto gli occhi.
Anche Helena Carter è stata rilegata in un ruolo che sebbene le si addice, pecca di carattere.
Per non parlare di Bella Heathcode, un’attrice sconosciuta che rimarrà tale in quanto il personaggio che ricopre (Victoria) è l’inutilità in persona ed è già tanto se è presente per trenta minuti in tutto il film ma non fa niente perché è la bella del protagonista quindi tutto normale.
Ma allora si sono concentrati principalmente sull’antagonista, la strega Angelique. E invece no!
Questa strega, portata avanti solo dall’odio e dalla vendetta, è caratterialmente piatta. Mi congratulo con gli sceneggiatori per la creazione di un altro personaggio inutile e faccio le mie scuse ad Eva Green per il talento sprecato.
L’unico personaggio che ho apprezzato è stato Elizabeth Collins e la sua favolosa attrice Michelle Pfeiffer. E’ stata lei a convincermi ad andare avanti con la visione del film, malgrado sia totalmente ottusa nei confronti della figlia da non accorgersi che a ogni luna piena le crescono i peletti e una coda da lupo mannaro.

Sinceramente sono rimasta molto delusa da Tim Burton. Amo molto il suo stile che domina ogni cosa ma questo film rappresenta un fallimento che mi è difficile da accettare. Per intenderci, neanche gli effetti speciali sono riusciti un po’ a ribaltare la situazione.
In poche parole non è un film che vi consiglio di vedere in quanto poco originale e molto noioso. Credo che avete cose più importanti da fare come la dominazione del mondo per poter perdere tempo.

PARAMETRI
CONTENUTO: 2
RECITAZIONE: 2,5/3
SCORREVOLEZZA: 2
PIACEVOLEZZA: 1
BONUS
DOPPIAGGIO: 3
EFFETTI SPECIALI: 2,5
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 1,5/2
SOUNDTRACK: 3
VOTO MEDIO: 2,30
– Sophie Robin Kendrick

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