Recensione Chi ha incastrato Roger Rabbit di Robert Zemeckis

In un mondo dove i cartoni animati hanno vita propria ed interagiscono quotidianamente con il mondo reale, l’ormai fallito detectiv Eddie Valiant ottiene l’incarico di spiare Jessica Rabbit, sospettata di tradimento verso il marito Roger Rabbit.
Dopo che Valiant ottiene le prove del tradimento, il coniglio Roger non la prende bene e giura di riottenere gli affetti della moglie ma quando viene ritrovato il corpo di Marvin Acme, proprietario di Cartoonia e “amante” di Jessica Rabbit, Roger viene accusato di omicidio e ricercato in tutta la città.
Valiant inaspettatamente si ritrova coinvolto nell’accaduto, anche grazie a Roger che implora il suo aiuto, e per la prima volta da mesi dedica tutto se stesso per cercare di risolvere il caso e trovare il vero colpevole.

Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who framed Roger Rabbit) è un film a tecnica mista diretto da Robert Zemeckis nel 1988. Il film è stato creato dalla Touchstone pictures, un ramo della Disney dedicata alla produzione di film per adulti, e la Amblin Entertainment.
Al mix si aggiunge ance la Warner Bros a causa dei costi della produzione.

Il film, sebbene abbia dei cartoni, è tutto tranne che un film per bambini. Le battute sarcastiche e piene di doppi sensi, i personaggi animati e reali e scene poco family friendly suggeriscono fin da subito che il film è adatto solo a un pubblico di adulti.

Come ho già accennato il film è a tecnica mista, ovvero che unisce la recitazione dal vivo con l’animazione. Entrambi i campi sono stati ben interpretati sebbene è l’animazione, che spesso interagisce con la realtà, a guidare la storia e a rubare la scena.
Non so voi se l’avete notato ma i dettagli sono molto curati e niente viene tralasciato. Ad esempio quando Roger tocca la sedia impolverata, lascia le sue impronte nello schienale.

La recitazione purtroppo non tiene il passo con l’animazione. Non che l’attore principale Bob Hoskins non sia stato all’altezza ma non sono riuscita ad apprezzarlo molto bene, la recitaizone non mi è sembrata adatta sebbene bisogna considerare che il personaggio sia stato molto ispirato a un detectiv di un film noir degli anni passati. Al contrario Christopher Lloyd si sposa molto bene con il suo personaggio enigmatico ma al tempo stesso molto inquietante.
Il resto del cast non è molto presente, al contrario di Joanna Cassidy (Dolores), visto che hanno solo il compito di riempire le scene.

Conoscevo il film da diverso tempo e ho deciso di rivederlo anche per poter portare questa recensione. Non vi celo che come sempre questo film è riuscito a intrattenermi e sebbene lo conoscessi a memoria, mi ha catturato e divertito moltissimo.
E’ consigliata la sua visione perché riesce ad intrattenere lo spettatore dall’inizio alla fine anche grazie alla figura comica e poco intelligente di Roger Rabbit, protagonista animato del film. E’ perfetto per una giornata particolamente noiosa.

Film Da Oscar:
Agli Oscar 1989 il film ha vinto nelle categorie miglior montaggio, miglior montaggio sonoro, migliori effetti speciali e anche un Oscar Speciale (per la creazione e la direzione delle figure animate) a Richard Williams.
E’ stato anche nominato per le categorie migliore fotografia, migliore scenografia e miglior sonoro.

PARAMETRI
CONTENUTO: 4,5
RECITAZIONE: 4
SCORREVOLEZZA: 4,5/5
PIACEVOLEZZA: 5
BONUS
DOPPIAGGIO: 3,5/4
EFFETTI SPECIALI: 5
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 4,5
SOUNDTRACK: 4
VOTO MEDIO: 4,45
– Sophie

Potete vedere questo film su Disney+.

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