Recensione libro Ready Player One di Ernest Cline

Uscire di casa è un’abitudine sopravvalutata.

~Trama

Editore: Nova
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine:
480
Saga: Ready Player One

Chiunque abbia la mia età ricorda esattamente dove si trovava e che cosa stava facendo nel preciso istante in cui, per la prima volta, sentì parlare della Caccia. È una fredda mattina di gennaio del 2045 quando la notizia destinata a sconvolgere la vita del giovane Wade rimbalza sugli schermi di tutto il mondo: il creatore di videogiochi più prolifico e geniale di sempre, James Halliday, è morto nella notte senza lasciare eredi. Che ne sarà adesso di OASIS, il formidabile contenitore di universi virtuali da lui ideato? E dei milioni di persone che, ogni giorno, scelgono di trascorrere la propria esistenza nei suoi strabilianti meandri, piuttosto che nella realtà di un pianeta devastato dalle guerre, dalle carestie e dall’ingiustizia sociale? La risposta è contenuta in un video che Halliday stesso ha diffuso poco prima di morire: una caccia al tesoro globale, una sfida virtuale ispirata ai mitici videogiochi della sua (e della nostra) adolescenza.   Chiunque riuscirà a scoprire per primo la serie di indizi disseminati da Halliday, decifrandone il complesso viluppo di citazioni e rimandi, riceverà in premio la sua immensa fortuna e il controllo di OASIS. Per Wade, nerd fino al midollo e appassionato di retrogaming, è l’occasione di riscattare una vita ai margini. Ma la I.O.I., multinazionale tra le più potenti e spregiudicate, non ha alcuna intenzione di restare a guardare, e, pur di mettere le mani su OASIS, si prepara a giocare una partita che più sporca non si può.  

~Recensione

Sotto consiglio di una mia carissima amica, ho deciso di leggere questo libro quando ho visto lei così entusiasta e direi proprio che le mie aspettative non sono state deluse, affatto. L’ho finito in circa due giorni e da allora aspetto il film che uscirà il mese prossimo in trepidante attesa. Un libro dal ritmo decisamente incalzante, che invita il lettore a voltare una pagina dopo l’altra, totalmente immerso nell’atmosfera surreale del gioco e della vita di Wade, che ha radici più salde su OASIS che non sulla Terra. Questo perché è OASIS il suo mondo, il suo rifugio da una realtà oggettivamente troppo brutta per poter essere vissuta in modo normale. Credo che richiami un sentimento spesso condiviso da noi giovani di oggi, noi che troviamo riparo tra le pagine di libri come questi, che ci trasportano in mondi lontani, in serie TV, nell’arte, in qualsiasi cosa che per un po’ possa mettere un dirupo tra noi ed il mondo a pezzi che stiamo ereditando. In questo senso, ho provato una forte empatia per Wade, per Art3mis e per Aech, i protagonisti. Trovo che nonostante la distopia in cui è ambientato il libro, ci siano molte similitudini con il mondo di oggi, raccontate con una schiettezza che da una parte fa paura, ma che permette a molti di ritrovarsi nei protagonisti, nella loro amicizia veicolata da OASIS e nella paura di ritrovarsi uno di fronte all’altro di persona. Adoro come l’argomento è trattato, con una pienezza semplice e disarmante, che richiama molto come mi sono sentita io la prima volta che incontrai una delle amiche che internet mi aveva fatto trovare. Wade e i suoi amici sono ragazzi come noi, con le stesse paure e un sogno che per molti è solo quello: un sogno. Per loro, invece, è l’obiettivo a cui hanno consacrato la vita, come credo debba essere d’esempio anche per noi: se abbiamo un sogno, dovremmo dare il tutto per tutto per raggiungerlo. Come la mia amica ha fatto con me, mi sento vivamente di consigliarlo non solo agli amanti del genere, ma a chiunque vada di perdersi per un po’ in un mondo diverso eppure non così lontano dal nostro, in una Terra frutto di quello che il nostro pianeta e la nostra economia sta subendo in questi anni, per recuperare un briciolo di speranza in un futuro che come quello di Ready Player One sembra fatto solo di terra bruciata. Trovate il vostro Easter-Egg, piantatelo e prendetevene cura. Il futuro, il mondo e voi stessi ve ne saranno grati.  
-Aryat

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