Recensione film The breakfast club di John Hughes

The Breakfast club di John Hughes è uno di quei film che ha fatto la storia non solo dei teen drama, ma del cinema, essendo parte della ristretta lista di film appartenenti al “genere” Brat Pack. Questo, Bella in rosa e Sixteen candles sono alcuni dei teen drama cult del periodo nonchè quelli che hanno iniziato e reso famosi attori iconici come Molly Ringwald (una delle regine indiscusse dei teen drama) e Anthony Michael Hall.

The Breakfast club è quello che al momento ho più nel cuore, forse perchè il primo dei tre che ho visto, forse per il messaggio che vorrebbe lasciare. Il film vede come protagonisti un gruppo di cinque adolescenti che, per svariati motivi, sono stati messi in punizione e costretti a scrivere un tema sulla domanda “Chi sono io?”. All’inizio tra tutti non scorre buon sangue in quanto appartengono a “stereotipi sociali” differenti, ma col passare delle ore i ragazzi si confrontano rivelando le loro storie e il motivo per cui sono finiti in punizione.

Chi sono io? E’ una domanda che almeno una volta nella vita ci siamo posti un po’ tutti, soprattutto davanti a un momento difficile. La risposta è però alquanto complessa in quanto dipende dal punto di vista: noi stessi ci vedremo in un determinato modo perchè siamo gli unici a conoscerci a fondo, gli altri ci vedranno in un modo differente, spesso affibbiandoci delle etichette. In una realtà sociale come la scuola è inevitabile che si formino dei gruppi in base proprio a questi stereotipi: ci saranno le persone popolari, gli atleti, i nerd, i “disadattati”, le queen bee e così via.

I protagonisti, come ogni ragazzo in una scuola, sono vittime delle loro etichette che spesso derivano non solo dagli altri alunni, ma dai loro genitori stessi . Ognuno dei ragazzi del film, ad esempio, ha un rapporto spiacevole con i propri genitori, i quali molte volte li spingono a rinforzare lo stereotipo loro affibbiato. Ad esempio Brian, uno di loro, viene costantemente spinto ad ottenere voti alti dai genitori, tanto che appena ne ottiene uno un po’ più basso tenta il suicidio.

Attraverso il dialogo tra i ragazzi si capisce dunque che, indipendentemente da come si viene visti dalla società e da come gli altri si aspettino che siamo, ognuno di noi ha una propria storia, una propria personalità, è un essere umano a sè e non una semplice etichetta.
Molly Ringwald, Anthony Michael Hall, Ally Sheedy (per quanto un po’ troppo sui generis) e Judd Nelson sono stati davvero bravi nei loro ruoli, mentre gli altri un po’ più dimenticabili.

Sebbene sia presente qualche momento un po’ trash e più leggero, The Breakfast club è un film iconico, uno di quelli che bisogna vedere una volta nella vita e che, soprattutto, deve esser visto da ogni adolescente del mondo, da chiunque sta combattendo con gli stereotipi inculcati dalla società e, per questo, lotta con sè stesso affinchè li possa seguire.

CONTENUTO:4
PIACEVOLEZZA:4
SCORREVOLEZZA:5
RECITAZIONE:3
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO:4
VOTO MEDIO:4
-Jade

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