Recensione film L’isola dei cani di Wes Anderson

Dopo Grand Budapest Hotel Wes Anderson realizza L’isola dei cani, un film apparentemente unicamente distopico ma che in realtà è una commistione di vari generi. La storia, ambientata in Giappone, inizia con un sindaco, Kobayashi, che, per via di un’influenza canina, manda via tutti i cani dalla città di Megasaki. Tra questi cani vi è Spots, il cane del nipote del sindaco Atari: Spots è stato il primo cane ad essere mandato in un’isola/discarica nella quale, dopo di lui, sarebbero stati mandati anche tutti gli altri cani. Atari poco tempo dopo decide di prendere un aeroplano e volare fino a quest’isola, ora soprannominata L’isola dei cani, ma egli precipita e viene salvato da un gruppo di cani capitanati dallo scontroso Chief con i quali va alla ricerca di Spots.

Il film ha una trama coinvolgente, commovente e intrigante e ogni dettaglio sembra comporre un puzzle completo di omaggi alla cultura soprattutto giapponese, pur non essendo essa una parte rilevante all’interno del film. Lo stop motion sembra essere una tecnica a metà tra gli anime giapponesi e i film d’animazione americani, la parte metallica in testa ad Atari sembra un rimando al genere cyberpunk e il mix di lingue sembra proprio voler fondere le due culture, quella occidentale e quella giapponese.

La ricerca della propria identità all’interno di un gruppo è un tema caro a molti registi, in particolar modo a Wes Anderson: l’esempio principale è quello di Chief che, grazie al piccolo Atari, riesce a capire di essere ben diverso da quello che vorrebbe dimostrare agli altri.

La tecnica in stop motion è adoperata in maniera sublime e il doppiaggio è ottimo.

Wes Anderson ha dimostrato nuovamente di sapersela cavare con i generi più disparati, dando vita a un capolavoro degno di divenire un cult.

CONTENUTO:4.5
PIACEVOLEZZA:5
SCORREVOLEZZA:5
TECNICA D’ANIMAZIONE:4.5
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO:5
VOTO MEDIO:4. 8
-Jay

FILM DA OSCAR:
Nel 2019 il film ha ricevuto due candidature come Miglior film d’animazione e Miglior colonna sonora.

Potete vedere il film su Now TV.

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